Il Sindaco Bonori e il Presidente Casini
si avviano al Palazzo
Il Sindaco Bonori, il Presidente della Regione Storace, il Presidente Casini e il Presidente della Provincia Marini
Il Presidente della Provincia Marini, il Sindaco Bonori, il Presidente Casini, il Presidente della Regione Storace, e l'Astronauta Roberto Vittori
Il Consiglio Comunale con Charles Precourt al quale è stata conferita la cittadinanza onoraria
Il microsatellite donato al Comune
Il Presidente Pier Ferdinando Casini taglia il nastro inaugurale
"Grazie a tutte le autorità civili, militari e religiose, per essere intervenute all'inaugurazione di Palazzo Orsini, un bene prezioso per la comunità di Bomarzo, ma anche per tutta la Provincia di Viterbo". Con queste parole il sindaco, Stefano Bonori, ha dato il via ad un evento davvero memorabile: dopo vari anni di restauro, uno dei più begli esempi di architettura rinascimentale è tornato a risplendere quasi come al tempo in cui, nel lontano XVI secolo, l'architetto Baldassarre Peruzzi consegnò l'opera al suo committente, il nobile Vicino Orsini. Presenti molti illustri personaggi: il Presidente della Camera dei Deputati, Pierferdinando Casini, atterrato in mattinata al campo sportivo; il presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, quello della Provincia, Giulio Marini, e i numerosi parlamentari e uomini politici del territorio viterbese. In un paese blindato, il Presidente della Camera si è fatto strada fino al grande portone del palazzo dove, alla presenza dei tamburini, dei rappresentanti dei rioni, degli alunni delle scuole elementari e di tanti curiosi, è stato eseguito l'attesissimo taglio del nastro.
A questo punto tutti gli ospiti si sono raccolti in una delle sale del piano nobile per i saluti di rito. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco che ha fatto gli onori di casa illustrando brevemente i lavori di ristrutturazione, e ringraziando in particolar modo la Regione Lazio che con cospicui finanziamenti, assieme all'UE e alla stessa amministrazione comunale, ha contribuito per il 70 per cento alla realizzazione dei lavori. L'unico
aspetto da migliorare, secondo lui, è quello relativo alla valorizzazione del turismo, che a Bomarzo ancora deve affermarsi.
Interventi importanti anche quelli di Storace e Marini che hanno manifestato la loro disponibilità nel contribuire ogni giorno al potenziamento delle risorse del territorio, grazie all'ausilio delle moderne tecnologie che vengono messe sempre più spesso al servizio dei cittadini. Ma su questo tema, in particolare, ha fatto un brillante e commovente intervento Roberto Vittori, un uomo nato e cresciuto in terra bomarzese, divenuto orgoglio d'Italia per aver compiuto, nell'aprile 2001, una importante missione nello spazio. Dopo aver incitato alla salvaguardia dell'ambiente, anche attraverso l'ausilio della tecnologia, l'astronauta ha donato al "suo comune" un microsatellite, chiamato Sky Lazio, "il più potente mezzo -ha detto- con cui oggi possiamo conoscere e sfruttare lo spazio". Dopodiché è stata la volta del Presidente della Camera Casini che si è detto "onorato di presenziare all'inaugurazione di un Palazzo ricco di storia, dopo un lungo lavoro di restauro, ma soprattutto di collaborazione". Proprio su questo termine si è soffermato il presidente notando l'aiuto reciproco tra Comune di Bomarzo, Provincia e Regione Lazio: "Un rapporto che va oltre le idee politiche per il bene del cittadino". A conclusione del suo intervento sono giunte precise indicazioni su come potenziare i beni culturali italiani per inserirli all'interno dei flussi turistici. The last but not least è stato poi lo storico Fabiano Zeni Buchicchio che nel suo discorso ha saputo sintetizzare in pochi minuti il frutto di dieci anni di ricerche e studi su Palazzo Orsini.
Ai discorsi è seguito il conferimento della cittadinanza onoraria al Colonnello USAF, Charles Precourt, a testimonianza della gratitudine della Comunità di Bomarzo, nei confronti di colui che ha contribuito alla formazione e all'addestramento del grande Roberto Vittori.
Il bilancio della giornata, dunque, è stato decisamente positivo, per la gioia di tutti gli amministratori che si sono impegnati, anima e corpo, nell' organizzazione di questo "colpaccio". Ma non è finita qui perché, nei giorni l4 e l5 giugno, Palazzo Orsini ha aperto le porte anche alla cittadinanza e ai visitatori che, numerosi, sono accorsi a visitare le sue architetture e l'annessa mostra di scultura e pittura "1+1=1". Si tratta un evento di arte nell'arte firmato Tommaso Cascella e Erzsebet Palasti, artisti di grande bravura, anche loro cittadini onorari che hanno saputo sfruttare l'inimitabile accostamento tra antico e moderno. Anche questo è stato uno spettacolo da non perdere, per assistere al quale c'è stato tempo fino all'11 settembre.